Intervista al mister Antonio De Stefano, tornato sulla panchina della Sessana

SESSA AURUNCA (di Genesio Tortolano). Dopo il ritorno alla Sessana, abbiamo intervistato il trainer Antonio De Stefano per conoscere le sue impressioni e sensazioni. “Mister quali sono le ragioni per le quali è tornato sulla panchina gialloblù? Certamente sono ragioni dettate dal cuore oltre che dal senso di appartenenza. Nutro un grandissimo affetto e rispetto per questa piazza, quest’ultima mi ha regalato tanto, sia in termini di risultati che di vicinanza sotto il profilo umano. Il rapporto che si è creato va al di là dei confini strettamente calcistici. Quando ho diretto il primo allenamento, per me è stata un’emozione forte. Se riavvolgo il nastro dei sentimenti e ripenso al recente passato ed a quello che tutti insieme siamo riusciti a realizzare lo scorso anno non posso che rallegrarmi, perchè abbiamo realizzato un’alchimia e magia meravigliosa. Per quanto concerne il mio lavoro iniziale da quando mi sono reinsediato, è stato improntato inizialmente sull’aspetto psicologico e mentale, poichè la squadra seppur valida e di qualità essendo composta da elementi quasi totalmente giovani, aveva soltanto bisogno di riacquisire l’autostima smarrita. Come giudica la prestazione dei suoi ragazzi nell’ultimo turno di campionato, quello esterno giocato allo stadio “Augusto Bisceglia” di Aversa contro la compagine gialloblù della Frocalcio? Era importante vincere per il morale oltre che per la classifica e lo abbiamo fatto con merito. Certamente, ci sono degli aspetti da migliorare, pertanto lavoreremo sodo per colmare le imperfezioni esistenti. Per donare un tasso maggiore di esperienza all’organico, interverremo sul mercato alla riapertura dello stesso in calendario il primo dicembre, inserendo alcuni tasselli in ruoli come il centrocampo e l’attacco Una novità che invece possiede i crismi dell’ufficialità, è quella attinente l’innesto del navigato difensore centrale classe 93′ Valerio Esposito che entra a far parte della famiglia gialloblù. Questo calciatore di esperienza e personalità, porta con sé un bagaglio di annate vissute in piazze importanti e competitive. Nella sua carriera è stato protagonista con le maglie di: Castelvolturno, Santa Maria la Carità, Atletico Calcio, Acerrana, Casoria, Nola, Portici, Casalnuovo, fino all’esperienza con il Città di Marino, dove ha militato per tre anni in serie D, dimostrando il suo valore anche a livello nazionale. Domani, c’è in programma la gara esterna di ritorno di Coppa Italia allo stadio “Pasquale Ianniello” di Frattamaggiore contro la formazione nerostellata della Frattese di mister Pasquale Iuliano, è intenzionato ad effettuare un poco di turnover dando la priorità al campionato?. Indipendentemente da chi scenderà in campo, noi teniamo tantissimo a questa competizione e pertanto schiererò la migliore formazione che mi possa consentire di vincere e di ribaltare il risultato della gara di andata che ci ha visti sconfitti per 1 – 0. Effettuando un passo alla volta, dopo il match di Coppa ritornerete a riassaporare il clima del campionato con il match contro la Virtus Afragola, cosa mi può dire in merito? Ovviamente anche quella sarà una gara da vincere, in un campionato come questo di Eccellenza girone A che senza alcun dubbio si può definire il più difficile degli ultimi dieci anni visto che le squadre che lo frequentano fortissime e che hanno militato in tempi più o meno recenti in categorie superiori anche professionistiche. Pertanto – prosegue mister Antonio De Stefano, occorre essere al passo, per risalire la classifica e ovviamente vincere più gare possibili. Secondo il suo parere, quanto incide non poter giocare nel proprio stadio “Ernesto Prassino?” Incide tanto poichè conosco bene il calore dei nostri tifosi, quest’ultimi nella scorsa stagione ci hanno sostenuto in massa e si sono rivelati il proverbiale dodicesimo uomo in campo, trascinandoci sempre in tutto l’arco della straordinaria annata che abbiamo vissuto insieme, culminata con lo storico double e cioè vittoria del campionato di promozione e l’approdo in Eccellenza, oltre al successo in Coppa Italia nella finale contro la Battipagliese. Tornando al presente e cioè al fatto di dover giocare a Cancello ed Arnone invece che a Sessa nella nostra casa, con tutto il rispetto possibile per coloro che ci ospitano non può ovviamente essere la stessa cosa, ma non è mia abitudine accampare alibi. Pertanto, dobbiamo mettere da parte i vivi e straordinari ricordi dell’atmosfera unica che si respirava nel nostro catino ribollente di passione ed entusiasmo e fare di necessità virtù per ottenere i risultati che tutti auspichiamo. Sperando di tornare ad abbracciare al più presto tutti i sostenitori nel magnifico e caloroso stadio che per noi si è rivelato un talismano, oltre che un fortino difficilmente espugnabile”.