Roma, assolti “perché il fatto non sussiste”. Poliziotti penitenziari di Rebibbia sospesi dal servizio per corruzione

Assolti “perché il fatto non sussiste”

Assolti perché il fatto non sussiste. “Due Assistenti Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio al Reparto G9 di Roma Rebibbia N.C. – assistiti dall’Avvocato Riccardo Gozzi, legale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – sono stati assolti ieri dalla Corte d’Appello di Roma, III Sezione penale, Pres. e Rel. Dr.ssa Giuffrida, dalla grave accusa di corruzione”. A dare la notizia è Donato Capece, segretario generale del SAPPE. “I colleghi, A.B. e P.D.T., erano stati ingiustamente condannati dal Tribunale di Roma a tre anni e quattro mesi di reclusione e si trovavano sospesi dal servizio da otto anni (!). Finalmente, dopo lunghi anni di sofferenza, ieri è stato loro riconosciuto che “il fatto non sussiste. Felicitazioni per i Colleghi e congratulazioni per il lavoro svolto dal nostro Avvocato”, prosegue Capece. “Mi auguro ora che ai colleghi sia restituita la dignità professionale e morale che meritano, convinti, ora come allora, che la giustizia prevalga sempre, e che questa importante notizia abbia il risalto mediatico che merita”.

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE

Da Redazione V-news.it

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