Comunicato stampa del movimento Speranza per Caserta

Il dibattito sulle modifiche al Regolamento per la gestione condivisa dei Beni Comuni ha riportato, ancora una volta, sotto i riflettori le enormi contraddizioni dell’attuale governo della città. Le forti limitazioni che si vorrebbero imporre alla possibilità di rinnovo di un patto, o alla partecipazione a più di un patto di collaborazione complesso, proposte dalla Giunta Comunale con il presunto intento di “garantire trasparenza” e “limitare i monopoli”, se approvate costituiranno invece un grave ridimensionamento di queste procedure virtuose. “Non è la prima volta che dobbiamo attivarci per contrastare scelte incomprensibili – commenta Pasquale Malatesta, membro del coordinamento di Speranza per Caserta e segretario di Rain Arcigay Caserta -. Eppure, nel decennio di amministrazione Marino che non esitiamo a definire desolante, in uno scenario di cittadini sconfortati, rassegnati e sempre più disinteressati alla cosa pubblica, uno dei pochi raggi di luce è stato rappresentato proprio dalle esperienze di gestione condivisa di beni comuni, messe in pratica da gruppi di cittadini attivi con passione e dedizione”. Perché allora, si chiedono da SpC, l’amministrazione mette paletti ed ostacoli? “Che fine farà, ad esempio – continua Malatesta – l’esperienza di villa Giaquinto laddove, alla scadenza del Patto posto in essere dall’omonimo comitato, nessun altro si farà avanti per gestire quello spazio? E per quale assurdo motivo bisognerebbe impedire, a chi ha accumulato esperienza, di metterla a disposizione collaborando ad altri patti? Noi davvero non riusciamo a spiegarcelo, però notiamo che i più soddisfatti della bozza di regolamento sono i consiglieri comunali di centrodestra: non saranno mica già iniziate le manovre di riposizionamento in vista le prossime elezioni?”. Speranza per Caserta si augura che l’amministrazione comunale proceda ora con la massima trasparenza, convocando incontri pubblici di confronto con le associazioni e la cittadinanza attiva, per recepire le reali esigenze che andranno poi tradotte nelle opportune modifiche alla bozza di Regolamento.

Pasquale Malatesta