Partono le serate musicali proposte dal Mister Pink Club a Pietramelara. Per venerdì è prevista l’esibizione dei Clover, un quartetto acustico composto da Enza D’Ambriosio (voce, chitarra e ukulele), Stefano Croce (chitarra), Egidio Russo (basso e armonica), Domenico Pagliaro (batteria). Tra gli artisti che sono in scaletta vi sono i Radiohead, Pearl Jam, Coldplay, Beatles e Sting. Abbiamo ascoltato i Clover in una intervista:
Un nuovo locale a Pietramelara punta sulla musica live. La Musica si conferma fondamentale per creare aggregazione?
La musica è essa stessa aggregazione. Non importa a quale livello venga prodotta (professionistico o non). Il fatto stesso di essere nello stesso posto, quindi coinvolti fisicamente ed emotivamente, è sinonimo di aggregazione e sopratutto di condivisione. I suoni sono il veicolo attraverso il quale un musicista esprime la propria emotività, il proprio io e lo trasmette ai fruitori. Questi ultimi, a differenza di quanto possa in apparenza sembrare, hanno un ruolo fondamentale. Senza l’attenzione degli ascoltatori il lavoro del musicista rimane fine a se stesso. Invece no! La musica è uno scambio di energie.
Come può l’ascoltatore entrare in simbiosi con il musicista e creare questo scambio di energie di cui tu parli?
In un modo molto semplice: lasciandosi travolgere dai suoni, dal ritmo, dal testo. Alla fine non è necessario avere delle conoscenze tecniche. L’importante è lasciarsi catturare dalle vibrazioni. Molte culture ci insegnano che “l’evento musica”, se così vogliamo chiamarlo, è molto simile a un rito. E poi non dimentichiamo che siamo fatti di energie.
Che genere musicale state portando avanti e perchè avete fatto questa scelta?
In passato siamo stati un pò più “duri”. Oggi prediligiamo suonare in acustico. Una scelta che ha diverse motivazioni. Innanzitutto c’è da sottolineare che suonare in acustico è molto più intimo e delicato poichè si ha una migliore definizione di ogni strumento in gioco. Inoltre, non abbiamo sottovalutato il fatto che molti locali prediligono formazioni del genere rispetto a quelle elettriche. Da un lato è stato anche un modo per “adattarsi” a questo aspetto, ma ciò non significa che non amiamo fare ciò che facciamo.
Pensate di lavorare a qualche brano inedito e puntare a qualche registrazione?
Ovviamente si! Suonare brani altrui e personalizzarli, renderli in qualche modo propri, è di certo un’esperienza formativa, ma il fine ultimo di un musicista è di portare avanti un discorso personale al 100%.
Vuoi invitare i nostri lettori all’appuntamento da Mister Pink?
Assolutamente si! Il Mister Pink è un posto fresco, giovane e sopratutto si mangia benissimo! Vi aspettiamo per trascorrere qualche ora in piacevole compagnia. Noi Clover saremo lì e vi assicuriamo un pò di sano relax e divertimento.