Antenna nel cimitero e campo sportivo animano il dibattito politico a Pietramelara

PIETRAMELARA. L’antenna nel cimitero e il campo sportivo sono i due argomenti che recentemente stanno animando il dibattito politico a Pietramelara. Il gruppo di maggioranza, guidato dal sindaco Pasquale Di Fruscio, replica alle polemiche del gruppo di opposizione con una nota:

“Ancora una volta il capo gruppo della minoranza, Andrea De Ponte, dopo avere dimostrato tutta la propria “sapienza” in consiglio comunale – e tutti potranno apprezzarla rivedendo il video della seduta – conferma la propria vocazione a trattare i cittadini come fossero degli stupidi. Ma i cittadini, caro De Ponte, come ti hanno dimostrato tante volte con il loro voto, e dovresti esserci arrivato anche tu visto che sei “andato a ripetizione”, (un vero record !) sono molto più intelligenti di quanto tu creda.  A noi dispiace una cosa: che dei giovani, alla prima esperienza, i quali potrebbero offrire un contributo alla comunità, rimangano attaccati ad un gruppo consiliare senza una guida, rischiando di ricalcare le tracce del “brillante” tuo percorso politico, costellato di insuccessi e consolidatosi nel tempo: “fortissimo” davanti ai bar, molto meno all’esito delle urne, zero assoluto nelle sedi istituzionali. E anche nell’ultimo consiglio, dove si discuteva dell’approvazione del piano di riequilibrio finanziario hai “brillato”: non hai compreso nulla di quello che è stato detto e ovviamente non sei riuscito a dare un contributo costruttivo sull’argomento. Preferisci arroccarti sulle minuzie, le lampadine fulminate, il rappezzo nello stadio e l’antenna che offenderebbe i defunti, e anche questi argomenti ti sono stati ampiamente chiariti, con spiegazioni facili facili, essenziali, e con atti di elementare lettura. Trova conferma che “a lavare la testa … ci perdi acqua e sapone!”. Il popolo ti conosce talmente bene che ci ha ribadito in diverse occasioni quanto sia inutile provare a spiegarti le cose: più che un’impresa impossibile sarebbe solo tempo sprecato. In venti anni di opposizione non c’è mai stata una sola proposta di De Ponte degna di tale nome rivolta agli interessi della comunità e dei cittadini. In effetti, ci siamo convinti, la tua è proprio incapacità: non sei pronto per rivestire la carica di consigliere comunale. Del resto prima della seduta di consiglio chiunque avrebbe approfondito l’esame dei regolamenti e delle leggi che disciplinano l’installazione di impianti di telecomunicazione e gli atti di concessione dello stadio. Tu invece che fai? Arrivi impreparato e poi insisti ottusamente con quelle stesse sciocchezze, come se esse potessero diventare dopo il consiglio comunale perle di saggezza o di verità!
I cittadini, caro Andrea, meritano rispetto. Ormai anche tu dovresti crescere e magari, sia pure a tarda strada, provare ad approfondire, a dare un contributo, almeno su quelle questioni alla tua portata. Noi però restiamo aperti al confronto e non ci arrendiamo anche perché si tratta di cose “semplici semplici” e ci riproviamo qui ancora un’altra volta. Ascolta bene: il Consiglio Comunale ha individuato nell’anno 2020 l’area cimiteriale come luogo più idoneo – primo tra tutti – per la delocalizzazione degli impianti di telefonia e lo ha fatto per ridurre l’impatto sulle zone residenziali e garantire una migliore pianificazione territoriale. Il processo di trasferimento dell’antenna – (e anche qui pare ci sia bisogno di un’altra “ripetizione”) – stiamo parlando di un “trasferimento” da un altro sito – è avvenuto nel rispetto di quelle regole. Non è il caso di ripetere le regole europee e nazionali che qualificano le antenne come opere di pubblica utilità con l’obiettivo di migliorare la copertura e i servizi per i cittadini perché sarebbe troppo lungo e molto più difficile per te. Pensandoci, ma non sarebbe meglio – anche per te – che anziché perdere tanto tempo e rincorrere a vuoto il consenso che puntualmente non riesci ad ottenere lasciassi il tuo posto ad altri? La comunità ne gioverebbe, e anche tu. Si potrebbero avere nuovi punti di vista sulle questioni, delle soluzioni concrete, una partecipazione seria al dibattito pubblico, certamente con preparazione e una più matura responsabilità. Caro De Ponte, insistere senza argomenti validi, palesando una inequivocabile impreparazione innacquata di saccenteria ed irresponsabilità, sta solamene peggiorando la tua posizione che dall’improponibile rischia di scivolare nel ridicolo. Se possiedi ancora un briciolo di amor proprio ritirati dalla vita politica locale, ne gioveresti di salute evitando di continuare a masticare … amaro…”.