Anita Pascarella, redattrice di V-News, in seguito al successo ottenuto da Domenico Carozza con la sua rivisitazione di “‘O Scarfalietto”, tenutasi presso il Teatro don Bosco di Caserta, il 17 e il 18 gennaio, ha deciso di intervistare tale regista. Carozza, ha raccontato a V-News, la sua esperienza teatrale, il suo percorso, nonché la lavorazione che c’è stata dietro alla Commedia. Il regista ha lavorato al riadattamento con la compagnia teatrale “Sorridimi”.

‘O Scarfalietto”, Una commedia indimenticabile

“‘O Scarfalietto” è un capolavoro del teatro comico napoletano. Eduardo Scarpetta costruisce una trama intrisa di equivoci, intrighi amorosi e conflitti familiari, riuscendo a rappresentare con arguzia e leggerezza le dinamiche umane. La commedia resta una testimonianza viva della grande tradizione teatrale partenopea, capace di divertire e far riflettere ancora oggi.

Un inizio turbolento: la casa di Felice e Amalia

Il sipario si apre sulla casa dei giovani sposi Felice e Amalia Sciosciammocca, immersi in una quotidianità fatta di litigi accesi. Le tensioni della coppia coinvolgono anche i loro domestici, Michele e Rosella, alimentando una spirale di conflitti. Esasperati dalla situazione, Felice e Amalia decidono di separarsi e si affidano ai loro rispettivi avvocati, Anselmo e Antonio, per avviare la causa.
Nel mezzo delle dispute entra in scena Gaetano Papocchia, un personaggio singolare e curioso. Gaetano, con l’intento di affittare una casa di proprietà degli Sciosciammocca per ospitare la sua giovane amante, la ballerina Emma Cartcioff, finisce per aggravare ulteriormente la già precaria serenità dei coniugi.

Dietro le quinte: passioni e intrecci al teatro

Il secondo atto si sposta dietro le quinte del teatro dove Emma lavora, un luogo animato dai preparativi per il prossimo spettacolo. Gaetano, innamorato e galante, non lesina attenzioni alla giovane ballerina, ignaro del fatto che Antonio, l’avvocato di Amalia, nutra per lei lo stesso sentimento.
La scena si complica ulteriormente con l’arrivo di Felice e Amalia, decisi a coinvolgere Gaetano come testimone nel processo di separazione. La confusione raggiunge il culmine con l’irruzione di Dorotea, moglie di Gaetano. Venuta a conoscenza della relazione extraconiugale del marito, Dorotea reclama giustizia e provoca ulteriori sviluppi imprevedibili.

“‘O Scarfalietto”, L’aula di tribunale: il caos finale

Il terzo atto si svolge in un’aula di tribunale, dove tutti i personaggi si ritrovano per la causa di separazione dei Sciosciammocca. Tra arringhe degli avvocati e testimonianze improbabili, la situazione degenera in una serie di fraintendimenti e momenti esilaranti. Il giudice e la giuria, sommersi dal caos, si trovano a dover emettere un verdetto finale che potrebbe ribaltare ogni aspettativa.

L’INTERVISTA

Perché fra tante commedie di Eduardo Scarpetta hai scelto di riadattare proprio “‘O Scarfalietto”?

È stata una sfida che è andata ben oltre le aspettative, sia dal punto di vista del pubblico, ma soprattutto per quanto riguarda l’interpretazione degli attori. Ho scelto di mettere in scena questo spettacolo, perché regala tante risate.

Ci sono stati numerosi riadattamenti teatrali, lo stesso Scarpetta si ispirò all’opera francese “La Boulé de Meilhac et Halévy”, hai scelto di ispirarti a qualcuno di essi in particolare?

No, ho preferito portare in scena una mia versione dello Scarfalietto.

Scenografia spettacolare, quanto tempo hai impiegato per costruirla? Puoi raccontarci in che modo hai lavorato per “‘O Scarfalietto”?

Per quanto riguarda la scenografia, era una cosa a cui tenevo molto, infatti è stata curata nei minimi dettagli, per me è fondamentale dare attenzione e cura alla scenografia. Per realizzarla, ho impiegato circa due mesi.

Quanto tempo hai impiegato invece per lavorare alla commedia, “‘O Scarfalietto”, nel suo insieme?

Per la messa in scena della commedia, ho lavorato con i miei attori da settembre 2024 a gennaio 2025.

Cosa bolle in pentola? Progetti a cui stai lavorando per il futuro?

Nel mese di maggio andremo in scena con un altro classico del teatro napoletano. Si sta ancora decidendo il cast e prossimamente usciranno notizie su di esso.

Come é nata la tua passione per il teatro? Raccontaci la tua storia.

Da sempre sono sul palco. Mi sono trovato per caso a recitare, avevo 10 anni quando ho calcato per la prima volta le tavole di un palcoscenico e mi sono ritrovato da presentatore a fare l’attore.

Questa di “‘O Scarfalietto” è la tua prima regia teatrale o ce ne sono state altre? Qual é stata la prima?

Questa di “‘O Scarfalietto” è la mia terza regia teatrale, la prima è stata nel 2023, con la commedia “Sogno di una notte di mezza sbornia” di Eduardo De Filippo.

Ci sono altri generi a cui sei appassionato, oltre alla commedia?

Sono appassionato alle commedie napoletane.

Come è nata la compagnia teatrale “SorridiMi”, puoi raccontarcelo?

La compagnia “SorridiMi” nasce nel 2022, da un gruppo di amici appassionati di teatro. Ogni qualvolta saliamo su di un palco il nostro primo pensiero é per il caro Marco. Un nostro amico che nel 2021 é venuto a mancare. Era una persona solare e con il sorriso sempre stampato sul volto, da qui il nome “SorridiMi”.

Sappiamo che “‘O Scarfalietto” è una commedia che avete già portato in scena in altri teatri, ci sono altre tappe in programma?

È andata in scena il 18/19 gennaio con un grande successo di pubblico, non penso che replicheremo questo spettacolo.

Un invito agli spettatori?

Invitiamo il nostro amatissimo pubblico a continuare a seguirci sulle nostre pagine fb e ig, per restare sempre aggiornati sulle nostre attività e sui nostri progetti futuri. E soprattutto di andare a teatro perché “teatrare” fa bene al cuore.