Il team del Dottor Di Lorenzo, Direttore dell’Unità di Oncologia dell’ospedale di Pagani, ha somministrato un nuovo farmaco altamente efficace contro il tumore alla vescica
Il Dottor Francesco Maria Ugliano:” La prevenzione è l’arma cardine per non far sorgere le patologie”
Pagani (Sa). Nuovo successo all’ospedale ‘Tortora’ della cittadina in provincia di Salerno.
Il team diretto dal Dottor Di Lorenzo, Direttore dell’Unità di Oncologia, dopo una serie di studi e di ricerche, ha somministrato il farmaco Enfortumab Vedotin, che ha avuto un 44% di riscontro positivo nei pazienti affetti da neoplasia a cui è stato somministrato ed un 30% di riduzione del rischio di morte a confronto di terapie già conosciute ed adoperate.

In Campania il tumore alla vescica è abbastanza diffuso e il nosocomio di Pagani è stato uno dei primi tre centri in Italia a ricevere il nuovo farmaco somministrato ad un paziente privo di altre soluzioni.
A riguardo, il Dottor Di Lorenzo ha dichiarato quanto segue:

“Noi abbiamo circa 2500 casi all’anno di neoplasia alla vescica. Spesso i sintomi vengono sottovalutati e quando il paziente si rende conto che urge una visita medica, ci ritroviamo a riscontrare,spesso, in una diagnosi tardiva.
Purtroppo in Italia i nuovi farmaci arrivano sempre più tardi rispetto ad altre nazioni perché si necessita che vengano approvati dagli enti regolatori stranieri in particolare l’Fda americano e poi dopo un iter burocratico di approvazione prima dall’Ema e poi dall’Aifa, il farmaco può arrivare nelle nostre strutture dopo circa due anni.
Spesso, i pazienti che si sono informati, sono già al corrente di nuovi farmaci contro questa tipologia di neoplasia ma che noi non possiamo offrire ancora. La nostra fortuna è che possiamo attingere al budget Aifa,anche se limitato, per poter appunto acquistare farmaci innovativi come l’ Enfortumab Vedotin”.
Quali sono i fattori da analizzare?
“Ciò di cui bisogna tener conto ovviamente, è lo stile di vita e le sane abitudini del paziente. Ciò che va a colpire maggiormente è sicuramente le problematiche ambientali che interessano la zona del distretto 62.
Le numerose battaglie portate avanti per la salvaguardia dell’ambiente ancora non hanno fermato gli sversamenti illeciti sia nel fiume Sarno, sia nelle arie non adibite a discarica.
Ecco che si necessita, oltre ad un grande intervento sul territorio dalle Istituzioni, lavoro già iniziato da numerosi volontari della zona che stanno lottando contro uno scempio ambientale, ad uno screening oncologico.
La fascia interessata è compresa tra i 40 ai 75 anni e lo studio epidemiologico si sta interessando di questo. Oltre appunto,delle abitudini del cittadino,quanto incide l’inquinamento ambientale della zona circostante. “
Ad approfondire l’argomento, ecco l’intervento del Dottor Francesco Maria Ugliano:” Vediamo negli occhi del paziente la fiducia nella figura del medico questo grazie al Dottor Di Lorenzo che ci spinge a credere nella potenzialità e progettualità di questo ospedale, ciò è un motivo di vanto per tutti noi.
Le patologie oncologiche devono essere diagnosticate in maniera precoce e questo è possibile solo con la prevenzione. I soggetti più a rischio sono soprattutto il bacino d’utenza tra i 40 ai 75 anni .
Durante le nostre ricerche andiamo ad analizzare lo stile di vita, l’alimentazione e le sane abitudini del paziente.
Inoltre, il fattore ambientale incide molto,perché si parla di sanità pubblica. L’uso di agenti inquinanti utilizzati anche solo per la coltivazione dei terreni, può danneggiare e favorire l’insorgenza di patologie gravi. Non bisogna dimenticarsi,però, della predisposizione genetica dell’insorgenza di malattie nel paziente.
Per uno screening completo,abbiamo chiesto collaborazione anche ai medici di base per la compilazione dei questionari per poter analizzare i progressi sia della medicina ma anche il diffondersi di neoplasie ”.
