
L’evento a San Giovanni la Punta (Catania)
“INSIEME CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE, PER UNA CULTURA DI RISPETTO E UGUAGLIANZA” è il titolo dell’iniziativa che si è svolta oggi presso l’Auditorium del Liceo Scientifico E. Majorana di San Giovanni la Punta. In occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere, la Presidente del Lions Club, distretto S.G.La Punta-San Gregorio, Dott.ssa Angela Longhitano ha voluto organizzare un service in forma di seminario che mirasse ad offrire obiettivi concreti per fronteggiare la violenza di genere. Infatti per coinvolgere gli studenti nel vivo della materia ha privilegiato la presenza di relatori d’eccezione che lavorano in sinergia con l’Ass.ne antiviolenza Aurea caritate Aps di Catania. La Dott.ssa Anthea Di Benedetto,in qualità di Presidente Fondatrice dell’Associazione Aurea, ha infatti commentato: “Mi ritengo entusiasta dell’obiettivo raggiunto con gli studenti, poiché al di là del mio intervento volto a fornire una visione più umana e meno tecnica di cosa accada dentro un centro antiviolenza, come esperta di maltrattamenti e Stalking, affiancarmi a relatori con i quali facciamo rete e che ho volutamente scelto, è stato molto proficuo. Dalla criminologia all’intelligenza emotiva per far comprendere ai ragazzi alcuni importanti fattori all’interno delle relazioni violente, unitamente alla consegna di strumenti di decodifica dei comportamenti abusanti.” L’Avvocata Criminologa Tiziana Barrella, responsabile scientifico dell’osservatorio giuridico italiano, attraverso la comunicazione non verbale, ha fatto sperimentare ai ragazzi l’importanza del criminal profiling e di quanto sia importante nell’individuare ciò che spesso sfugge agli inquirenti, sia per la vittima che per il carnefice. Ancora una volta protagonisti attivi gli studenti direttamente coinvolti dall’ultimo relatore, il Dott. Claudio Foti psicologo, psicoterapeuta , psicodrammatista, già giudice on. presso il Tribunale per i minorenni di Torino e componente dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, che ha condotto l’attivazione del pubblico con l’intelligenza emotiva facendo sperimentare l’importanza della stessa, soprattutto nelle scuole. Conclude la Professoressa Giovanna Zappalà:”Gli studenti hanno avuto modo di interloquire con professionisti esperti, che sono stati in grado di coinvolgerli e renderli protagonisti di un’esperienza umana e culturale di cui erano diventati soggetti attivi.”


