
SIRACUSA. Venerdì 11 aprile, poco dopo le ore 20, un incendio ha inghiottito una parte importante della raffineria Sonatrach di Augusta, in provincia di Siracusa. Secondo le prime ricostruzioni, prima dell’incendio ci sarebbe stata una grossa esplosione forse dovuta a una perdita di gas. Feriti due operai che stavano lavorando vicino ad un forno: sono stati travolti dalle fiamme e hanno riportato ustioni sul 30% del corpo. Intanto la procura indaga sui motivi che hanno scatenato prima l’esplosione e poi l’incendio. La struttura è stata sequestrata per motivi di indagine.

Incendio raffineria: due operai ricoverati, procura sequestra impianto
Hanno 39 e 61 anni i due operai coinvolti nell’incendio, entrambi sono ricoverati al Cannizzaro di Catania per le gravi ustioni riportate su varie parti del corpo. La loro prognosi è riservata. Entrambi gli operai della Sonatrach si trovavano nei pressi di un forno quando hanno dapprima udito la grossa esplosione e poi si sono accorti dell’incendio. Le fiamme hanno avvolto completamente il locale in cui si trovavano. Dalle ore 20, orario di inizio dell’incendio, fino alle 3 di notte incessante l’attività dei Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme coinvolgendo parecchi uomini e mezzi.
La polizia, coordinata dalla procura di Siracusa, è al lavoro in loco assieme alla scientifica per chiarire il quadro della faccenda. La struttura – una delle più importanti del polo petrolchimico siracusano – è stata posta sotto sequestro e rimarrà tale fino alla fine delle indagini. Alla base dell’incendio, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, una perdita di gas, ma non sono da escludere problematiche più strutturali in seno alla raffineria che potrebbero aprire scenari diversi e coinvolgere anche coloro i quali si occupano della sicurezza dell’impianto.
