
La vicenda del campo sportivo di Pietramelara è ormai una delle problematiche più discusse nel panorama locale, un tema che continua a suscitare interrogativi e malcontento tra i cittadini. Da anni, la struttura è al centro di polemiche legate alla mancanza di agibilità, un problema che non solo ne impedisce l’utilizzo, ma che evidenzia anche una serie di responsabilità difficili da attribuire.

La Storia del Campo Sportivo
Il campo sportivo di Pietramelara è da sempre considerato un importante punto di riferimento per la comunità, un luogo dove giovani e appassionati di sport potevano praticare attività fisica e socializzare. Tuttavia, da tempo la struttura versa in condizioni di inutilizzabilità parziale (ufficialmente non è consentito l’accesso al pubblico, anche se, come ci dice Paese News questa cosa è avvenuta lo scorso dicembre) a causa di presunte irregolarità tecniche e burocratiche che ne ostacolano l’agibilità. La situazione ha generato una lunga e complessa catena di accuse e controaccuse tra amministrazioni locali, tecnici e enti gestori competenti.
Responsabilità Difficili da Individuare
Una delle questioni più spinose riguarda l’individuazione dei veri responsabili di questa impasse. Gli abitanti di Pietramelara si chiedono chi abbia realmente sbagliato: è stato un errore progettuale? Una gestione amministrativa inefficace? O ancora, una mancata supervisione da parte degli organi di controllo? Questi interrogativi, purtroppo, restano senza risposta, alimentando una sensazione di sfiducia e frustrazione.
Le Conseguenze per la Comunità
La mancanza di un campo sportivo agibile (o con agibilità parziale) ha conseguenze dirette e indirette per la comunità. Da un lato, si priva la cittadinanza di uno spazio fondamentale per lo sport e la socializzazione. Dall’altro, si mette in evidenza un problema più ampio legato alla gestione delle infrastrutture pubbliche, tema che tocca molte altre realtà locali.
Cosa Aspettarsi per il Futuro?
Nonostante le difficoltà, la popolazione di Pietramelara continua a sperare in una soluzione. La vicenda del campo sportivo potrebbe rappresentare un’occasione per riflettere sulla necessità di maggiore trasparenza e responsabilità nelle amministrazioni locali. Che si tratti di interventi di riqualificazione o di un nuovo progetto, ciò che conta è restituire alla comunità uno spazio che merita di essere valorizzato.
Il campo sportivo di Pietramelara è stato oggetto di attenzione a causa della sua inagibilità, che ha sollevato interrogativi sulle responsabilità e sulle carenze nella gestione dell’impianto. Secondo un articolo pubblicato su Paese News, la giunta municipale di Pietramelara ha avviato un’istruttoria per accertare le responsabilità relative alle omissioni riguardanti il campo sportivo.
La situazione del campo sportivo di Pietramelara non è un caso isolato. In altre località, come Gioia Sannitica, si sono verificate problematiche simili, con impianti sportivi dichiarati inagibili a causa di atti vandalici o mancanza di manutenzione, costringendo le squadre locali a cercare alternative per le proprie attività.
La responsabilità della manutenzione e dell’agibilità degli impianti sportivi comunali ricade generalmente sull’amministrazione comunale, che deve garantire la sicurezza e la fruibilità delle strutture pubbliche. Tuttavia, in caso di negligenza o mancata manutenzione, possono emergere responsabilità amministrative o penali a carico dei funzionari preposti. È fondamentale che le amministrazioni locali effettuino regolari verifiche e interventi di manutenzione per prevenire situazioni di inagibilità e garantire la sicurezza degli utenti.
Il campo sportivo “Pasqualino Leonardo” di Pietramelara è stato al centro di polemiche riguardanti la sua gestione e agibilità. La struttura, utilizzata da squadre locali, ha visto coinvolta l’OPES Caserta, ente di promozione sportiva, nella gestione dell’impianto.
Secondo quanto riportato da Paese News, l’amministrazione comunale avrebbe fatto una proposta di affidamento della gestione del campo all’OPES per altri sei anni, riducendo il canone annuo da 8.100 a 4.050 euro. Tale decisione ha suscitato indignazione nel gruppo consiliare di minoranza “Cambiamo Pietramelara”, che ha evidenziato presunte violazioni e mancati pagamenti da parte dell’ente gestore.

In risposta alle critiche, il vicesindaco Giovanni De Robbio ha sottolineato come l’affidamento mediante gara pubblica abbia posto rimedio a precedenti sprechi di denaro pubblico, ricordando che al momento dell’insediamento dell’amministrazione nel 2017, il campo versava in condizioni critiche. De Robbio ha inoltre auspicato la conclusione dell’iter per l’omologazione del terreno di gioco da parte della Lega Nazionale Dilettanti, necessaria per lo svolgimento di incontri ufficiali.
La minoranza consiliare ha presentato diversi esposti per sollecitare chiarimenti sulla gestione dell’impianto e sulle condizioni che ne impediscono l’agibilità completa. Tali azioni mirano a garantire trasparenza e a tutelare gli interessi della comunità locale.
La vicenda del campo sportivo di Pietramelara evidenzia l’importanza di una gestione oculata delle strutture pubbliche e la necessità di un dialogo costruttivo tra amministrazione e opposizione per risolvere le problematiche esistenti, assicurando ai cittadini servizi adeguati e sicuri.
In conclusione, la situazione del campo sportivo di Pietramelara evidenzia l’importanza di una gestione attenta e responsabile delle strutture pubbliche, al fine di assicurare la loro piena funzionalità e sicurezza per la comunità.
Sebbene le risposte tardino ad arrivare, la storia del campo sportivo di Pietramelara rimane un simbolo di quanto sia importante lavorare per il bene comune e garantire che le infrastrutture pubbliche siano accessibili e funzionali.
La gestione del campo sportivo di Pietramelara non è solo una questione amministrativa, ma un problema concreto che incide direttamente sulla vita dei cittadini. A causa di pratiche burocratiche la cui correttezza è ancora da verificare, la comunità locale e i giovani atleti dei paesi limitrofi si vedono privati dell’accesso a una struttura relativamente nuova, che potrebbe rappresentare un’importante risorsa per il territorio.
L’impianto, che dovrebbe essere un punto di riferimento per lo sport e l’aggregazione sociale, resta invece parzialmente inutilizzabile (nessun accesso da parte del pubblico in manifestazioni ufficiali), privando le nuove generazioni di uno spazio adeguato per crescere, allenarsi e competere. La questione dell’agibilità, sulla quale si sollevano dubbi di trasparenza, rischia di trasformarsi nell’ennesima occasione mancata per il territorio.
È fondamentale che venga fatta chiarezza su tutti gli aspetti della vicenda e che si lavori affinché il campo torni a essere fruibile al più presto. La politica e la burocrazia non possono diventare un ostacolo allo sviluppo dello sport e al diritto della comunità di usufruire di infrastrutture pubbliche già esistenti.
