
Violati i diritti umani.

Due cittadini sardi di Dorgali, in provincia di Nuoro, Nicola Ruiu di 24 anni e Edmundo Casula di 39 anni sono rinchiusi da circa due mesi nel carcere di Helsinki, in Finlandia.
Al loro arrivo a Helsinki, nella metà di ottobre, sono stati fermati alla dogana per poi essere trasferiti in prigione. La notizia è stata resa nota dai due avvocati difensori residenti in Italia, Ivano Iai e Francesco Lai con i quali però i nostri due connazionali non hanno potuto comunicare. Sono stati loro assegnati due avvocati d’ufficio finlandesi. Non sono ancora noti i motivi del loro arresto.
Dopo l’interrogatorio da parte delle autorità finlandesi i due sono stati separati e trasferiti in due carceri diversi. Edmundo Casula che si trova nel carcere di Jokela, a venti chilometri da Helsinki, sarebbe stato posto in cella di isolamento, mentre Nicola Ruiu si trova nel carcere di Vanta, situato accanto all’aeroporto della capitale finlandese.
Sono state concesse ai nostri due connazionali brevi interlocuzioni telefoniche con i familiari ma è stato loro proibito di parlare del procedimento giudiziario in corso e di esprimersi in dialetto sardo. I due avrebbero confidato ai familiari di trovarsi in condizioni pessime, al freddo e con scarso cibo. I legali, che presto si recheranno a Helsinki, denunciano il mancato rispetto dei diritti umani: “Noi riteniamo che i loro diritti siano violati, che non sono messi nelle condizioni di fare richiesta di estradizione. Peraltro non vengono riconosciute le prerogative dell’avvocatura italiana, un fatto grave in una cornice europea di garanzie e diritti condivisi per i cittadini e per i detenuti”. Secondo i due avvocati, l’assenza di informazioni sul procedimento penale in corso, sui reati contestati e sull’autorità procedente “mina il diritto inviolabile alla difesa, come sancito dall’articolo 24 della Costituzione”.
Il vice presidente della Commissione Giustizia della Camera, il deputato Pietro Pittalis (FI), ha annunciato una interrogazione ai ministri della Giustizia e degli Esteri, chiamando in causa anche la rappresentanza diplomatica finlandese in Italia, mentre Massimo Romagnoli, esponente del Movimento Associativo Italiani all’Estero chiederà, attraverso l’ambasciata italiana a Helsinki, la possibilità di poter fare visita ai due arrestati.
