A Cuba migliaia di persone stanno manifestando contro il Governo. No alla fame, no alla dittatura e cure mediche per tutti
Gli agenti hanno risposto con manganello e spray al peperoncino accompagnati da jeep di forze speciali muniti di mitragliatrici
Cuba. Una delle mete più belle da scegliere per le proprie vacanze all’estero è stata travolta da una grande rivolta: In venticinque città come l’Avana e Palma Soriano, in particolar modo, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per dire “No” al governo dittatoriale di Miguel Díaz-Canel, che ha causato una grave crisi economica al Paese.
I manifestanti, da ieri, riversi in strada chiedono diritti, sanità adeguata per tutti soprattutto per superare l’emergenza Covid. Chiedono libertà, una vita migliore stanchi di soprusi da parte dei ‘Potenti’.
Ma come ben si poteva immaginare, non sono mancate le risposte a tali gesta da parte delle forze dell’ordine che hanno reagito tempestivamente con metodi anche poco ortodossi, per fermare i rivoltosi. Manganelli,spray al peperoncino e jeep con mitragliatrici girano per le città per fermare i manifestanti, che non hanno avuto paura di scontrarsi con le forze dell’ordine.
Sono ore delicate queste vissute dal popolo Cubano, ed è stato proprio il Guardian a dare notizia di ciò, affermando che le prime rivolte sono iniziate a San Antonio de los Baños per poi diffondersi nelle varie città.
Al momento non sono pervenute notizie dai portavoce del Presidente Diaz, convinti forse di placare gli animi dei rivoltosi in poche ore e con l’aiuto delle forze dell’ordine.
È dagli anni Novanta che non avvenivano manifestazioni di questa portata nel Paese. Stanchi di un Governo, forse assolutista, il Popolo chiede giustizia e libertà dopo anni di tacito silenzio e sudditanza politica e psicologica.
Continueremo a seguire per aggiornarvi sulla vicenda.