Il caso Saman Abbas, la giovane pachistana uccisa dalla sua famiglia è ancora oggetto di discussione. Si esprime la Corte di Assise
I Magistrati:” Non si esclude che sia stata la madre”
Novellara. Il caso di Saman è ancora in discussione. Gli imputati, Abbas Shabbar e Shaheen Nazia, i genitori, sono entrambi condannati all’Ergastolo. Ad essere condannato anche lo zio, prosciolti i cugini. E’ciò che evince dalle 600 pagine della sentenza della Corte di Assise di Reggio Emilia dopo aver continuato ad esaminare i video delle telecamere la notte del 30 Aprile 2021.
“Gli imputati hanno letteralmente accompagnato la figlia a morire. La madre, in modo fermo e determinato, bloccando con un gesto risoluto il marito, si inoltra sulla carraia con Saman – “per quel minuto che non consente di escludere sia stata lei l’esecutrice materiale”. Il marito, che “si mostra tormentato, assumendo atteggiamenti che danno conto della drammaticità di ciò che sta accadendo, ma che lui resta ad osservare, senza far nulla”. Confermando così “la sua adesione psicologica piena al fatto”.
Cosa ha spinto la famiglia a compiere tale gesto?
“Non accettavano sicuramente lo stile di vita della ragazza che desiderava vivere con il suo fidanzato e allontanarsi da loro”, questa è la motivazione che i giudici hanno dato alla sentenza. E’ un elemento che nulla toglie e nulla aggiunge alla gravità del fatto che corrisponde a una verità che la Corte è tenuta a rilevare, scrivono i giudici.
Lo scorso dicembre, la Corte d’Assise aveva condannato all’ergastolo il padre, la madre ancora latitante in Pakistan. Lo zio, invece, la Corte aveva inflitto la condanna a 16 anni di carcere. I due cugini invece, sono stati scarcerati.
Il ruolo della madre
I giudici sostengono che forse, l’esecutrice materiale dell’omicidio di Saman sia stata la madre. Secondo la ricostruzione, l’omicidio è stato deciso nel corso della telefonata tra lo zio Danish Hasnain e i genitori di Saman Abbas, in quanto presenti durante l’accaduto e partecipi alla realizzazione dell’evento. Inoltre, la madre ferma il marito e in modo determinato si addentra nel capanno dove è avvenuto l’omicidio. Il marito, mostrando segni di drammaticità dopo l’accaduto, è psicologicamente coinvolto.