
“Buffy l’ammazzavampiri” è stata la serie cult degli anni Novanta ed ha segnato l’esordio di Sarah Michelle Gellar
In ricordo di Michelle Trachtenberg

Per la Rubrica ‘Cose Serie’ celebriamo un anniversario speciale: Il ventottesimo anno dalla prima messa in onda di “Buffy l’ammazzavampiri”, la serie cult creata da Joss Whedon, che ha rivoluzionato il genere fantasy e ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura pop.
Debuttata il 10 marzo 1997 sulla rete The WB, la serie ha seguito le avventure di Buffy Summers, interpretata magistralmente da Sarah Michelle Gellar, una giovane ragazza che scopre di essere la Prescelta, l’unica in grado di combattere le forze del male, tra cui vampiri, demoni e altre creature soprannaturali.
Possiamo considerarla la pioniera di un filone di storie sui vampiri che ha appassionato milioni di telespettatori, basti pensare a “Twilight”, “The Vampire Diaries”, “The Originals” e molti altri.
La struttura
“Buffy” non è solo una serie fantasy; è una narrazione profonda e complessa che affronta temi universali come l’amicizia, l’amore, la crescita personale e le sfide dell’età adulta.
Ogni episodio riesce a mescolare abilmente elementi di horror, dramma e commedia, creando un equilibrio perfetto che ha catturato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo.
Inoltre, la serie ha saputo rappresentare in modo audace le esperienze adolescenziali, diventando un punto di riferimento per una generazione di giovani che si sono immedesimati in lei e nei personaggi di rilievo.

Infatti, la protagonista è combattuta tra il desiderio di essere un’adolescente come le altre e il suo dovere di combattere il male; in questo contesto, si innamorerà del bel tenebroso Angel (a cui è stato dedicato uno spin-off) e successivamente di Spike.
Uno degli aspetti più innovativi di “Buffy”
è stato il modo in cui ha dato voce a personaggi femminili forti e complessi. Buffy non è solo una guerriera; è vulnerabile, imperfetta e in continua evoluzione. Questa rappresentazione ha ispirato molte donne e ragazze, diventando un simbolo di empowerment femminile nella televisione degli anni ’90 e oltre.
La serie ha avuto così successo da ispirare anche spin-off e fumetti pubblicati dal 2007, tre anni dopo la conclusione della serie, come una sorta di ‘continuazione’ della storia.
Ad oggi, siamo certamente abituati alle moderne piattaforme che ci regalano episodi in tempi record e a qualsiasi ora del giorno, ma gli anni Novanta non erano così:
Dovevamo attendere la messa in onda della serie, che inizialmente aveva cadenza settimanale per poi diventare anche quotidiana.
La serie è strutturata in 7 stagioni con un totale di 144 episodi, e quando il 17 settembre 2006 The WB cessò le trasmissioni, “Buffy” fu riconosciuta da TV News come la «serie più memorabile» trasmessa dall’emittente, nonché terza assoluta in tale classifica dopo “Star Trek” e “The X-Files”.
Per concludere, potranno passare anche molti anni ma non potremmo mai dimenticare questo: «Per ogni generazione c’è una prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre…lei è la Cacciatrice!»
