A Sesto San Giovanni

MILANO. La procura di Monza ha aperto un fascicolo di inchiesta, per omessa custodia di arma da fuoco e istigazione al suicidio, sulla morte di Davide Garufi, il 21enne tiktoker che si è suicidato il 19 marzo nella sua abitazione a Sesto San Giovanni (Milano). Le indagini relative alle responsabilità di terzi nel portare il giovane a togliersi la vita, non sono collegate ai messaggi apparsi sui social, dove il ragazzo aveva raccontato la sua esperienza di transizione di genere.