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L’intervento del sindaco Pasquale Di Fruscio
PIETRAMELARA. Nei giorni scorsi il sindaco Pasquale Di Fruscio ha partecipato al dibattito “Legalità e poesia” promosso dall’Istituto Comprensivo Falcone-Borsellino di Pietramelara. Particolarmente incisivo ed a tratti toccante l’intervento del primo cittadino che ha coinvolto la giovane platea ed il pubblico presente:
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“La legalità non è solo una questione di norme e leggi scritte: è un valore che si radica nella coscienza collettiva, un principio che guida il vivere civile e il rispetto reciproco. Essa è la base di una società giusta, dove ogni individuo può sentirsi libero e tutelato, dove la trasparenza e l’onestà diventano pilastri su cui costruire il futuro.
Ma come si può diffondere il senso di legalità in modo profondo e duraturo? Una delle risposte è la cultura, e in particolare la poesia.
Questo il tema che è stato trattato nella giornata della legalità presso l’istituto comprensivo di Pietramelara alla presenza del dirigente scolastico del capitano dei carabinieri di Capua e dei sindaci del territorio.
La scelta di discutere il tema della legalità in rapporto alla poesia ha avuto il pregio di consentire un approfondimento su valori di condivisione e progresso.
La poesia ha il potere di toccare le corde più intime dell’animo umano, di farci riflettere e di ispirarci. Da sempre, i poeti hanno denunciato le ingiustizie, cantato la libertà e difeso i valori dell’integrità e della giustizia. Pensiamo a Dante Alighieri, che nella sua Divina Commedia condanna la corruzione e l’abuso di potere, creando un’opera che non è solo un viaggio nell’aldilà, ma anche una riflessione sulla giustizia terrena. Oppure a Giacomo Leopardi, che nella sua poesia esprime il desiderio di verità e autenticità, opponendosi all’ipocrisia della società.
Anche in tempi più recenti, la poesia ha continuato a essere un baluardo di legalità. Il grande poeta siciliano Ignazio Buttitta ha usato i suoi versi per denunciare l’oppressione e l’illegalità, per dare voce a chi non l’aveva. E come dimenticare Peppino Impastato, che con le sue poesie e i suoi scritti ha combattuto la mafia, pagando con la vita il prezzo della sua coerenza?
In un paese come Pietramelara, ricco di storia e tradizioni, la poesia può diventare un mezzo per rafforzare la consapevolezza del valore della legalità. Le sue strade, i suoi palazzi antichi e il suo spirito di comunità raccontano di generazioni che hanno costruito il futuro con il lavoro e il sacrificio. È proprio nelle piccole realtà come la nostra che la legalità assume un significato ancora più profondo: essa non è un concetto astratto, ma qualcosa che riguarda la vita quotidiana, il rispetto delle regole, la lotta contro ogni forma di ingiustizia.
Immaginiamo di portare la poesia nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi di incontro di Pietramelara, di dare spazio ai giovani per esprimere attraverso i versi il loro desiderio di giustizia, di libertà, di un futuro migliore. La poesia può diventare uno strumento di educazione alla legalità, un modo per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di costruire una società più equa e rispettosa.
Come scriveva Pablo Neruda, “La poesia è un atto di pace. La pace passa per la giustizia, e la giustizia si costruisce con la consapevolezza.” Se vogliamo un mondo migliore, dobbiamo coltivare la legalità come un valore profondo, e la poesia può aiutarci a farlo, trasformando le parole in azioni, i versi in impegno, la bellezza della letteratura in speranza per il futuro.
Pietramelara, con il suo senso di comunità e la sua voglia di crescere, può diventare un esempio di come legalità e poesia possano camminare insieme, per un domani più giusto e armonioso.
La scuola deve rimanere centrale per l’educazione ai valori della legalità perché ogni forma di devianza, comprese le organizzazioni criminali, si sconfiggono non con gli agenti di polizia ma con un esercito di insegnanti”.
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