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Il legale della santona non si arrende
VITERBO. Il sangue rinvenuto sulla statua piangente della Madonna di Trevignano appartiene alla veggente Gisella Cardia, che sosteneva che la lacrimazione fosse vera e che ha a lungo continuato a incontrare i fedeli anche dopo la richiesta di stop alle manifestazioni religiose imposte dal Consiglio di Stato. Le indagini nei laboratori di Tor Vergata hanno confermato che il sangue è quello della santona. La procura di Civitavecchia indaga per truffa. Gisella Cardia rischia il rinvio a giudizio.
L’avvocato della veggente commenta: “Aspettiamo di conoscere se si tratta di profilo misto o singolo. Lei ha maneggiato e baciato la statua”. E ancora: “Chi conosce il Dna della Vergine?”.
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