Un atto di ferocia che ora rischia di aver pesanti conseguenze per l’uomo, indagato dalla Procura di Rovigo per maltrattamenti e uccisione di animale. La pena, in questi casi, può andare da 4 mesi a due anni di reclusione.
Da chiarire anche la posizione del veterinario che ha praticato l’eutanasia. A far scoprire il fatto è stato un altro veterinario, cui la ragazza che aveva raccolto la bestiola malconcia si era rivolta per far curare il cane. Medicato l’animale, il professionista, grazie al microchip, era risalito al proprietario.
Ignaro di quanto fosse in verità accaduto, il veterinario aveva riconsegnato il quattro zampe, che l’uomo ha finto di aver smarrito. Invece si è rivolto ad un secondo veterinario di Rovigo, che ha accettato di sopprimere il cane. Saputo del fatto il primo medico intervenuto ha segnalato la cosa alle forze dell’ordine.