Nei giorni scorsi ci siamo occupati della possibile istallazione di una fabbrica per il riciclaggio della plastica proveniente dalla Ferrarelle nel territorio dell’Alto Casertano. Abbiamo cercato anche di darvi la massima informazione, con comunicazioni certe e attendibili (qui l’intervista a Pontecorvo), senza fare illazioni né supposizioni date le limitate notizie di cui eravamo in possesso. Il nostro giornale ha sempre chiesto chiarezza per tutti gli abitanti della zona, poichè, oggettivamente, molti erano preoccupati visto i tentativi nel passato recente di inserire istallazioni non proprio “ecologiche” nel territorio.
A tale proposito questa sera abbiamo incontrato il Sindaco di Presenzano Andrea Maccarelli che ci ha messo a disposizione tutto il materiale di cui era a conoscenza. Da una rapida disamina della questione si è capito, per quanto ancora alcuni dettagli siano da definire, che la fabbrica che andrà ad istallarsi sul territorio di Presenzano non sarà un “inceneritore”. Secondo il progetto presentato dall’azienda questa dovrebbe essere una fabbrica di “riconversione” della plastica derivante dallo scarto delle bottiglie dell’acqua Ferrarelle. La soluzione adottata consiste in un impianto di trigenerazione (un particolare campo dei sistemi di cogenerazione che, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione termodinamica anche per produrre energia frigorifera, cioè sottrarre caldo per produrre freddo), Questo impianto consente di sfruttare fumi e acqua calda generati dall’impianto in funzione recuperando il calore necessario a essicare le forme in PET.
L’ impianto prevede anche la trasformazione dell’energia termica in frigorifera per il raffreddamento delle preforme una volta realizzata la loro lavorazione.
Nei prossimi giorni saranno resi pubblici i dettagli dell’operazione, dopo l’incontro con i vertici dell’azienda al quale parteciperemo anche noi come giornale.
Andrea Maccarelli, già in prima linea per la lotta alla turbogas, ha dichiarato che “visto il mio impegno nella lotta all’ecomostro che doveva sorgere nel nostro Comune penso che la popolazione della zona possa dormire sonni tranquilli perché non permetteremo nessuna istallazione al di fuori dei parametri di eco-compatibilità stabiliti dalla legge. Tuttavia se la nostra zona vuole uscire anche dalla vocazione solamente agricola, c’è necessità di abbracciare anche il progresso che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione, favorendo e mantenendo la salubrità dell’ambiente”.
Da parte nostra, Oggi Insieme Magazine, vi terrà informati e vigilerà, interfacciandosi con i vari comitati territoriali che saranno immediatamente informati su tutte le modifiche e tutti gli aggiornamenti sulla questione.
Aspettiamo l’incontro dei prossimi giorni per poter dare un giudizio NON FAZIOSO e DEFINITIVO sulla questione, con il nostro consueto equilibrio, sempre nell’interesse del territorio che amiamo.