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Pignataro Maggiore (Ce). Si è tenuta stamane l’assemblea pubblica indetta dal Comitato popolare in piazza Umberto I a Pignataro Maggiore per rilanciare percorsi di mobilitazione a fronte di una devastazione sociale ed ambientale che vanno oramai sempre più di pari passo.

Oltre alla Ex-Pozzi, la battaglia avrà al centro dell’agenda politica l’inceneritore della Biopower, impianto già costruito e sbloccato dopo tre anni di bufere giudiziarie.

Chiara la posizione del Comitato popolare a voler ostacolare senza “se” e senza “ma” il progetto Biopower, non scarseggiando assolutamente i motivi : dall’impatto ambientale agli intrecci affaristici dell’impianto, fino alla disoccupazione, reddito e sprechi di denaro pubblico.

Una presa in giro davvero di cattivo gusto promettere finti posti di lavoro (per un progetto criminale per giunta) ad una comunitá schiacciata giá solo nell’ultimo anno dai licenziamenti alla Nuroll, dalle tasse della Tares e della Tari, e via dicendo.

Per questo l’appello alla mobilitazione sabato 2 maggio, giornata di presidio fuori i cancelli della Biopower.

Un appuntamento che sappia rimettere al centro del dibattito quotidiano, con forza, i reali problemi e i reali bisogni , a partire dal lavoro, reddito e servizi sociali.

Accogliamo inoltre a braccia aperte e solidali i 25 immigrati arrivati a Pignataro, cosi come a Sparanise, direttamente da quel mare che stanotte ha inghiottito 700 vite.

VERSO IL PRESIDIO DI SABATO 2 MAGGIO

FUORI I CANCELLI DELLA BIOPOWER

Giù le mani dalle nostre vite

Abbattiamo la biopower || riprendiamoci il presente

Comunicato stampa del 19 Aprile 2015.

Comitato per l’Agro Caleno : No centrale a biomasse

Da Redazione V-news.it

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