Tempo fa avevo appreso la notizia, che già mi era sembrata un po’ forzata. Tu non potevi stare male, non potevi. Tu eri Gegè, il nostro mito, il simbolo dello sport Rossoblù a Vairano, il nostro Superman.
Quando appresi la notizia pensai, lui è indistruttibile, ne uscirà. Poi, col passare dei giorni, tutti ci siamo accorti che alla fine non sarebbe stato così facile e in cuor nostro sapevamo che, prima o poi, te ne saresti andato. Abbiamo passato tanti momenti insieme, dalla cavalcata trionfale che dal 1994 al 1998 ha portato la Folgore dalla Prima Divisione fino al campionato Nazionale di Serie B2. E tu, sempre là, col tuo numero 1, il Capitano, unico e insostituibile.
Però io voglio ricordarti con un aneddoto mio, personale, durante l’estate del 1994, quando ancora la Folgore non era stata “rifondata” e noi vairanesi amanti della pallavolo andavamo raminghi in giro per l’Alto Casertano a giocare a Pallavolo. Il torneo a Pietramelara, intitolato ad Angelo Della Cioppa, ricordo che venni da te, che già ERI UN MITO a chiederti il favore di partecipare con me. La tua risposta fu immediata e mi diede grande gioia, “SI, stai sereno che il torneo lo vinciamo”. E così fu, e ebbi l’onore di giocare da palleggiatore al tuo fianco con altri grandissimi della pallavolo vairanese come Ulderico Russo, Tommaso Scalera, Vincenzo d’Angelo, Walter Morelli. Di fronte, in finale, avevamo lo Sparanise, che all’epoca faceva l’A2, c’era LUIS CAMPONOVO ma tu eri uno che quella serie l’aveva fatta a 18 anni, Camponovo ti doveva allacciare le scarpette…e alla fine caddero sotto i nostri potenti colpi, i TUOI potenti colpi e la tua IMMENSA classe. Voglio ricordarti così, quando mi dai il 5 e mi consegni con quel tuo sorriso, sempre un po’ ironico, quella coppa che ancora gelosamente custodita da Tommaso al Big Ben.
E ora ti saluto perchè adesso i miei occhi sono pieni di lacrime, piango come quel bambino che ha conosciuto il mito infinito e intramontabile di Gegè, tu non morirai mai per molti di noi, perchè SEI E SARAI SEMPRE IL PIU’ FORTE DI TUTTI. Addio amico mio.